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La mia prima medaglia di bronzo al Campionato Europeo

Di Sofia Bommartini

Ho 12 anni e la vela è la mia grande passione.
Ho provato altri sport prima ma nessuno come la vela riesce a farmi sentire così libera e coraggiosa.
Di carattere sono determinata e pignola, ma anche ansiosa e la vela mi ha aiutata ad avere più pazienza e a concentrarmi sui dettagli.

E quest’anno ho portato a casa una medaglia di bronzo al mio primo Campionato Europeo.

Nel 2016 ho conosciuto la vela durante una giornata di prova del Progetto VelaScuola e quell’estate l’ho passata alla Fraglia Vela Malcesine partecipando a tutti i corsi in programma; poi sono passata alla pre agonistica del Gruppo Vela Malcesine per entrare nella squadra agonistica l’anno dopo.

In fraglia sono tutti gentili e disponibili e io mi sento a casa. Adoro passare così tanto tempo all’aria aperta vicino al lago e il vento mi fa compagnia. Ci alleniamo per ben 10 mesi l’anno. Il confronto con i miei compagni di squadra, e la fortuna di aver avuto Gabriele, Ylena e Nicole con metodi di allenamento diversi mi hanno permesso di fare più esperienza anche se so di avere ancora molto da migliorare.

Sofia Bommartini Trofeo Simone

Al mio primo anno nella categoria juniores è arrivato il Covid e il 2020, nonostante gli allenamenti e le regate, l’ho passato sottotraccia. Durante il lockdown e le chiusure delle palestre, noi delle squadre agonistiche ci siamo allenati a casa in collegamento con Suad, il Personal Trainer della fraglia. Nel 2021 mi sono qualificata alle selezioni nazionali e a Scarlino ero sulla linea di partenza senza particolari aspettative ma con una gran voglia di andare in barca.

Lo sapevi che:
Le selezioni nazionali prevedono 4 giorni di qualifiche e 4 di finali con 3 prove al giorno in 2 posti diversi. I primi 5 maschi e femmine si qualificano per il Campionato Mondiale, i classificati dal 6° al 10° posto invece si qualificano per il Campionato Europeo. I piccoli atleti nel 2021 hanno affrontato in tutto 20 prove con una pausa di circa 3 settimane fra la prima tappa di Scarlino e la seconda di Torbole. 

Alle qualifiche di Scarlino di fine aprile non è andata benissimo, c’era poco vento e ho commesso qualche errore. Alle fine delle 9 prove di qualifica, ero in ottava posizione femminile e ho iniziato a pensarci.

“Era la prima volta che Sofia regatava alle selezioni nazionali e all’inizio non ci siamo date degli obiettivi. Le selezioni sono lunghe e mentalmente logoranti; ci vuole testa per giocarsela punto dopo punto, un po’ rischi e un po’ aspetti che siano gli altri a sbagliare. A Scarlino però ha fatto bene, è sempre rimasta agganciata, si è aperto un posto in più come nazione e abbiamo iniziato a sperarci.”

Ylena

L’attesa per le finali è stata estenuante. Ero a scuola e c’erano le verifiche ma io avevo la testa a Torbole. Per continuare ad allenarmi senza stancarmi troppo le mie allenatrici hanno deciso di partecipare alla Kinder Cup di Campione, poco distante da casa.
Abbiamo evitato di stare in gruppo organizzando le trasferte in macchina anziché in furgone e ho passato molto tempo in casa per non rischiare di prendere il Covid e saltare le finali.

Il 9 maggio 2021 a Torbole sono iniziate le finali.
È stato faticoso, ci sono stati fino a 24 nodi e abbiamo fatto 3 prove al giorno per 4 giorni. Ma io avevo il mio obbiettivo: stare sotto alla mia rivale che aveva 30 punti in meno di me. I primi tre giorni ho cercato di tenere la posizione senza rischiare per poter scartare una prova di Scarlino. Il quarto giorno invece ero bella carica e ho dato il massimo calcolando i punti di ogni prova: la prima ho chiuso un punto avanti, la seconda due punti indietro e alla partenza dell’ultima prova ero parecchio in crisi. Mi sono fatta coraggio e ho dato tutto, sono partita bene, ho fatto una buona prova e anche se all’ultima bolina la mia avversaria ha recuperato posizioni sono arrivata prima di lei.

Sofia Bommartini in regata


Era questione di pochi punti e ho aspettato le squalifiche e le proteste continuando a chiedermi se ero dentro o fuori. Ce l’ho fatta e ho vinto per soli 5 punti!

“Se le condizioni di Scarlino sono state il suo punto debole, sapevamo che quelle di Torbole potevano essere il suo punto di forza. Sofia era bella carica e la preparazione atletica invernale con Suad ha dato i suoi frutti in quei 4 giorni con vento forte. I punti persi nelle prime due prove dell’ultimo giorno in realtà sono stati quelli che le hanno dato tutta quella carica nell’ultima prova decisiva. Se fosse stata troppo avanti magari si sarebbe rilassata. Sono orgogliosa di come Sofia abbia saputo tener duro guadagnandosi la qualificazione all’ultima prova!”
Nicole

“Sofia ha dimostrato una gran determinazione credendoci fino all’ultima prova. Le primissime devono mantenere la posizione, Sofia invece è sempre stata lì subito dietro e ci ha creduto fino alla fine. Il vento forte e le condizioni dure di Torbole sono le sue e vedendo la sua progressione ho capito che c’era sia fisicamente che mentalmente e che ce l’avrebbe fatta.”
Ylena

A fine giugno ho partecipato al mio primo Campionato Europeo a Cadice, in Spagna.

La prima volta nell’oceano, la prima volta in regata con sole femmine, la prima volta con un’altra squadra e un altro allenatore.

Sono partita con l’idea di fare il meglio possibile per fare esperienza e imparare per i prossimi anni. L’Europeo in fondo mi è sembrato meno complicato delle selezioni anche se tante sfidanti erano più grandi di me: non c’erano quelli del Mondiale e l’obiettivo era più preciso, più reale.

Me lo aveva detto Ylena che gareggiare con solo femmine è diverso e mi ha consigliato di affrontarla come una regata normale senza immaginarmela più difficile di quello che in realtà è. Ylena e Nicole mi hanno aiutata a realizzare che sono capace, in fondo sono la più piccola e sono riuscita ad affrontare le selezioni che mentalmente sono complicate; ho capito che in Spagna mi sarei potuta accontentare ma anche che a provarci non avevo nulla da perdere.  

Simone Gesi, l’allenatore della squadra italiana, è stato un punto di riferimento importante durante tutto il Campionato e mi ha fatta sentire sicura e concentrata per tutta la trasferta. È stato strano non avere avuto Nicole, Ylena o Gabriele con me che mi conoscono da più tempo e capiscono al volo come mi sento. La sera però ci siamo sempre sentiti e parlare con loro tre mi ha aiutata tanto per arrivare pronta e motivata sulla linea di partenza il giorno dopo.

I primi 3 giorni di regate ho fatto bene, la possibilità di poter arrivare nei primi 5 si faceva sempre più concreta ed è diventato il mio obiettivo. Nei 2 giorni di finali ho dato il massimo e anche qui come alle selezioni sono stata in dubbio fino all’ultimo. Ho chiuso al terzo posto a soli 4 punti dalla vincitrice e come squadra ci siamo portati a casa il Trofeo delle Nazioni per il quarto anno consecutivo.

sofia bommartini sul podio

Sul podio ero soddisfatta e molto, molto felice. C’erano i miei genitori con mia sorella a guardarmi mentre mi premiavano e vederli lì è stato bellissimo. Sapevo che tutta la fraglia mi stava guardando e appena sono arrivata in Italia abbiamo organizzato una bellissima festa.

Una regata è come una verifica a scuola, solo che dura di più.
Andare in barca da sola mi insegna a gestire le emozioni e ad essere paziente. Ogni prova mi ricorda che superare le difficoltà aiuta a crescere. Grazie alla vela mi conosco meglio, mi sento più forte e raccolgo le sfide quotidiane con più serenità.